Nella Numidia conquistata nel 46 a.C. da Giulio Cesare, patrizi romani e fuorusciti hanno fatta causa comune con la popolazione locale per abbattere il tiranno. Li guida Claudio, giovane impetuoso, incapace di attese e mezze misure. In una imboscata credono di aver ucciso il propretore Titus Sextius, ma poi si accorgono che si tratta di uno suo gemello. I cospiratori deliberatamente lasciano incustoditi i villaggi numidi: Così - pensano - finalmente le popolazioni locali si scuoteranno dalla loro passività fatalistica.